Il territorio della Regione Emilia Romagna e le persone che lo abitano soffrono oggi, come il resto del Paese, per le conseguenze di una crisi globale complessa che ha implicazioni sul piano politico, culturale, economico, sociale e ambientale. Questo quadro, nella percezione della gente comune e in seno alle realtà lavorative, viene aggravato dalle scelte politiche, sovente non condivise e non comprese, che mirano a risollevare il paese nel quadro delle strategie dell’Unione Europea.
Questo pone una molteplicità di questioni, che stanno alla base del problema e che devono essere affrontate se si vuole tendere alla soluzione delle crisi, sia localmente che a livello Europeo, quale prospettiva comune e condivisa dai cittadini. Occorre da una parte investire sulla
costruzione di una cultura della coesione, della partecipazione e della lungimiranza utili a ricostruire la
resilienza locale e dall’altra investire sulla costruzione dell’
identità europea.
È inoltre urgente
coinvolgere nel processo i giovani, coloro che rappresentano il futuro del territorio e che oggi maggiormente pagano le conseguenze della crisi versando in una sorta di stato d’impotenza.
A questo si aggiunge che nello scenario attuale, nuovo e non comparabile alle precedenti crisi per complessità e per stratificazione delle concause che lo hanno determinato, il potenziale immaginativo e creativo delle giovani generazioni potrebbe fornire delle chiavi di sviluppo difficilmente concepibili dal pensiero adulto, già strutturato e adattato ad un contesto storico ed economico superato.
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